03 Maggio 2024
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Alberto Panigatti: "San Miniato habitat naturale per fare calcio. L´obiettivo è crescere ragazzi per il Cagliari"

Lo scorso martedì si è svolto il primo appuntamento della collaborazione tra San Miniato e Cagliari Calcio. Ospite della giornata è stato Alberto Panigatti, una vita nel mondo del calcio come allenatore - ha fatto, tra le tante, il secondo di Sannino ai tempi di Lecco - e da quest´anno Coordinatore dei Centri di Formazione del Cagliari e al centro dell´ambizioso programma del presidente Giulini.

Alberto, qual è il tuo ruolo all´interno di questo rapporto tra Cagliari e San Miniato?
Il mio ruolo è il responsabile del centro di formazione di Mazzo di Rho, oltre ad organizzare il lavoro di scouting per il nord Italia. San Miniato è una delle società affiliate all´Academy Cagliari, con lo scopo di produrre giocatori per il Cagliari, e dipende dal centro di Mazzo di Rho, che farà attività parallela al Cagliari. Faremo un lavoro sulla formazione degli istruttori affinché si possano allineare ai programmi della società sarda.

In cosa è consistita la giornata di martedì?
Prima c´è stata una seduta con i 2003-04, un allenamento d´esempio che ci è servito dopo nell´incontro coi tecnici dell´Attività di Base per discutere su come deve essere concepita la seduta di allenamento. Abbiamo parlato anche di altre questioni, come impostare il discorso sull´attività tecnica, perché è questo che vogliamo, fare un lavoro di tipo tecnico che è poi ciò che garantisce ad un giocatore di prospettiva di giocare a un buon livello. Infine c´è stata una riunione coi genitori dove ho spiegato cos´è oggi il settore giovanile del Cagliari, cioè una struttura dove sono stati fatti investimenti importanti in contrasto con l´abitudine del calcio italiano. Una retrocessione comporta sempre dei tagli, qui è successo il contrario. Cagliari ha investito anziché tagliare, a cominciare dal responsabile Mario Beretta, molto conosciuto qui a Siena avendo fatto molto bene. La considerazione che ha il territorio verso Mario è dovuta non solo ai risultati ottenuti ma anche ai valori morali della persona, e il Cagliari ha fatto bingo puntando su di lui.

Tra l´altro questo territorio non ti è nuovo, visto che ci sei passato più volte come collaboratore ´amichevole´ di Beretta.
Sì, certamente. Ho conosciuto Siena attraverso Mario, quando venne qui la prima volta lo seguivo quando avevo tempo e mi sono innamorato di questo territorio. Quando c´è stata l´inaugurazione dell´affiliazione col San Miniato sono arrivato in pullman, mi guardavo questa città fantastica e mi si apriva la mente e il cuore.

Come hai trovato i ragazzi del San Miniato?
Più che dei ragazzi, vorrei parlare delle persone della società. Sono in contatto con Simone Gasperini e Giacomo Neri, i referenti con Cagliari. I ragazzi hanno la fortuna di approdare in mani sicure, con persone che hanno voglia di lavorare con loro. Hanno creare un ambiente professionale, che nel giro di poco tempo riuscirà a superare certi contesti professionistici, perché è gente che ha vissuto il professionismo. Quindi è inevitabile che ho trovato gruppi di buon valore, ovviamente eterogenei ma questo è normale. Vedendo i ragazzi del 2003 e 2004, dico che sono gruppi di buon livello. Dovranno avere la pazienza e la voglia di crescere, capire che non è che perché uno va a giocare adesso al Milan, all´Inter, al Cagliari, alla Fiorentina è già calciatore, anzi. Spesso succede il contrario, chi ci va adesso non lo diventa. Perché queste società hanno un mercato mondiale e le selezioni sono all´ordine del giorno. Magari alcune squadre di Lega Pro non hanno le strutture e le attenzioni di San Miniato, e i ragazzi rischiano di perdersi. Qui c´è l´habitat naturale per fare calcio e le condizioni per lavorare estremamente favorevoli.

L´idea è quella di fare di San Miniato il punto di appoggio per la Toscana?
Non lo so, è tutto in divenire. L´idea è far sì di migliorare le cose che ci sono, lavorare nell´eliminare i difetti. Quello che succederà domani possiamo averlo in progetto ma è inutile divulgarlo senza avere certezze. San Miniato è stato scelto perché è una società con requisiti importanti, soprattutto nelle persone che gestiscono, per far sì che si possano creare giocatori per il Cagliari.


scritto da Giuseppe Ingrosso
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